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Rivoluzione a Wall Street: Lehman in fallimento, fusione Merrill-BoA, tensione sui mercati

dal corrispondente Mario Platero

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15 settembre 2008

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L'architettura del piano di salvataggio, messo a punto dal Tesoro, dalla Fed e dai banchieri, era semplice: separare in due categorie diverse, da una parte le "buone" e dall'altra quelle "cattiva" le attivita' patrimoniali di Lehman. L'ipotesi prevedeva che la banca britannica avrebbe acquistato la parte "buona" di Lehman, garantendo con l'acquisto un influsso di liquidita' e un'altra iniezione di dieci miliardi di dollari in appoggio al consorzio. La parte "cattiva" doveva essere isolata in un nuovo veicolo garantito da un consorzio di 10 o 15 banche, con una formula non diversa da quella che si uso' per salvare il Hedge Fund Ltcm dieci anni fa. Il consorzio avrebbe tenuto in vita le attivita' piu' fragili di Lehman offrendo garanzie attorno ai 30 miliardi di dollari, grosso modo la stessa cifra che garanti' il Tesoro a JP Morgan quando ci fu il salvataggio di Bear Stearns. Nella cosiddetta "Bad Bank" dovevano confluire circa 85 miliardi di dollari di portafoglio Lehman disastrato. L'obiettivo era quello di tenere la carta in portafoglio fino a quando non la si sarebbe potuta collocare sul mercato con un profitto, una volta che a Wall Street fosse tornata la stabilita'. Se le cose fossero peggiorate invece, il consorzio sarebbe stato costretto ad assorbire le perdite.
Poi nel primo pomeriggio, la situazione è precipitata. Sembra che la Banca Centrale Inglese abbia rilevato inadeguatezza nei rapporti di capitale di Barclays per autorizzare un'operazione di simili proporzioni. Si aggiunga che Barclays non gradiva l'assenza di una garanzia del Tesoro e non riuscia a far fronte a un'altra richiesta del Tesoro, quella di convocare il consiglio di amministrazione per ratificare gli impegni di copertura sottoscritti a favore di Lehman. E' stato in quel momento, attorno alle 15 del pomeriggio di ieri, che si è capito che per Dick Fuld, l'ostinato amministratoe delegato di Lehman Brothers e per le decine di migliaia di dipendenti in tutto il mondo l'avventura iniziata in una delle più prestigiose banche del mondo sarebbe finita nelle stanze di un giudice del Tribunale di New York, che sarà incaricato di avviare le procedure di liquidazione.

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